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Fra una cosa e l'altra (alternarsi delle diverse prescrizioni per il Covid e poi i successivi lavori di ristrutturazione alla scuola) il planetario comunale di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara (presso la scuola primaria del Paradiso) ha funzionato a singhiozzo negli ultimi 3 anni. Ora il 2023 sembra si apra "sotto una buona stella".

A partire dal 6 gennaio, per la festa dell'Epifania, il planetario riaprirà i battenti con una doppia apertura: alle 17 e alle 21:15. La prima è specialmente pensata per gruppi famiglia, magari con la presenza di ragazzi e bambini che non "reggono" le aperture serali. La seconda, quella delle 21:15 è invece la normale apertura, ogni volta con un tema diverso. Stavolta il tema sarà "d'attualità" : "La stella dei Magi e le altre stelle citate nel Nuovo Testamento". Questa parte della Bibbia, al di là dell'aspetto religioso, presenta intriganti riferimenti a fatti astronomici, che verranno presentati sotto l'aspetto astronomico nell'incontro serale. Sia per l'incontro pomeridiano che quello serale al termine della parte teorica e dell'osservazione dei movimenti stellari sotto la cupola del planetario, meteo permettendo ci saranno anche osservazioni al telescopio di oggetti quali Saturno, Giove e Marte.

E' gradita la prenotazione mediante e.mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure whatsapp al 333 1731533 indicando un nominativo e il numero dei partecipanti.

Nell'immagine l'interno del planetario durante una lezione

Tutti sanno che l'Everest è la più alta montagna del pianeta Terra (considerando l'altezza rispetto al livello del mare). Ma se chiedessimo quale è il monte più alto del Sistema Solare? I pianeti, i satelliti, e gli stessi asteroidi e comete del Sistema Solare hanno mostrato in molti casi analogie con le montagne terrestri. Per scoprire le cime più belle, le grotte più spettacolari del nostro sistema planetario, diamo appuntamento all'incontro in diretta di venerdì 25 febbraio alle ore 21:30 sulla pagina fb del Gruppo Astrofili Massesi.
La conferenza nasce da una scherzosa lezione che tenemmo una diecina di anni fa a una serata del CAI di Massa, in cui davamo anche consigli tecnici per poter scalare le diverse cime...
Nella foto: una parodia di una copertina delle storiche "Guide alle montagne d'Italia" curate dal CAI. Stavolta è però presente, oltre alla Luna vista dall'arco del Monte Forato, anche una bella parete verticale (Hathor Rupes) presente sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

ULTIM'ORA: IL COMUNE DI HA CONSIGLIATO DI SOSPENDERE LE ATTIVITA' PRESSO IL PLANETARIO FINO AL 24 NOVEMBRE, IN ATTESA DI PRONUNCIAMENTO MINISTERIALE SULLA NATURA DELLE ATTIVITA' DI UN PLANETARIO. Cercheremo rapidamente di avviare nuove lezioni on line, come svolto nei mesi del lockdown. Vedremo di essere attivi al più presto. UN CORDIALE ARRIVEDERCI A TUTTI

Questo venerdì 30 ottobre, alle ore 21,15, l’incontro pubblico presso il planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara, parte da un titolo assai curioso: “Gli spettri astronomici non fan paura”.

Nessun fantasma astrale, in questa antivigilia di Hallowen; lo spettro di una stella (la tecnica derivata vien detta spettroscopia) è la scomposizione della luce di una stella nelle sue diverse lunghezze d’onda (colori). Il principio è lo stesso che genera gli arcobaleni, soltanto che in questo caso a scomporre la luce non sono minutissime gocce d’acqua, come accade appunto nell’arcobaleno, ma reticoli ottici a righe fittissime o altri strumenti che trasformano la luce di ogni stella in una striscia colorata coi colori dell’iride.

A partire dal 1802, grazie alla scoperta di righe nere dentro lo spettro da parte di Fraunhofer, l’astronomia ha un potentissimo alleato nello studio dei corpi celesti. Si è scoperto, infatti, che ogni riga è specifica di una sostanza (elemento o molecola chimica) e quindi dalla Terra è oggi possibile (con strumentazioni di poche centinaia di Euro) fare "l’analisi chimica" degli elementi presenti nella stella che stiamo osservando, e determinare, ad esempio, quali siano le sostanze maggiormente presenti. Nel caso delle galassie, le linee presenti nello spettro sono in grado di dirci, indirettamente, anche la distanza della galassia che stiamo osservando. L'appuntamento al planetario si articola, come consueto, in tre parti. Dopo lo svolgimento del "tema" della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, qualora le condizioni meteo lo permettano, uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra di essi la Luna, giove, Saturno e Marte).

Ricordiamo che in questo periodo di misure Anti-Covid, l’accesso è per un numero massimo di 12 visitatori e può avvenire solo su prenotazione obbligatoria da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (al numero 333-1731533), o via mail all’indirizzo del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il dettaglio delle misure preventive applicate è visionabile sulla home page del sito www.astroflimasessi.it . Come già successo in lezioni precedenti, qualora le prenotazioni superassero il limite di posti disponibili, potrà essere realizzata una replica della lezione stessa la sera successiva.

Nell'immagine. Due galassie in interazione (Arp 273). La spettroscopia permette anche di calcolare la distanza degli oggetti astronomici più lontani. In questo caso le galassie sono distanti 300 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea

Questo venerdì, 23 ottobre, ore 21,15, il tema della serata presso il Planetario comunale "A. Masani" in via Bassagrande 47 a Marina di Carrara, sarà  “il cielo d'autunno" e, come consueto, si svilupperà in tre momenti. Una prima parte di lezione "teorica", seguita poi dalla simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo. Per terminare, se il meteo lo permetterà, con l'osservazione diretta all'aperto, grazie anche ai  telescopi GAM, dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo.

Il cielo d'autunno è, per molti versi, un cielo "misto": stanno ormai per tramontare le più belle costellazioni estive (Cigno, Aquila, Lira ecc.) mentre iniziano a mostrarsi le splendide costellazioni invernali (Orione, Toro, Gemelli ecc.). Molti oggetti interessanti sono presenti nel cielo in questa stagione:fra questi la galassia di Andromeda, l'ammasso doppio di Perseo, le costellazioni legate al mito di Perseo stesso (Andromeda, Cassiopea, Pegaso, Cefeo ecc,). Uno dei gioielli del cielo autunnale (che rimarrà visibile fino agli inizi di maggio) è senz'altro l'ammasso aperto delle PleiadiSarà pure, meteo permettendo, una buona occasione per vedere assieme Luna, Saturno, Giove e Marte.

Nella ricorrenza, proprio in questa data, del centenario dalla nascita del giornalista e autore per ragazzi Gianni Rodari,ad inizio serata verranno ricordate alcune sue filastrocche dedicate all'astronomia

Ricordiamo che il planetario ha sede in uno dei locali dell’area della scuola primaria del Paradiso, in via Bassagrande 47 a Marina di Carrara e che, come già successo in lezioni precedenti, qualora le prenotazioni superassero il limite di posti disponibili imposto dalle misure anti-Covid, potrà essere realizzata una replica della lezione stessa la domenica sera successiva.

Ricordiamo infine che in questo periodo di misure Anti-Covid, l’accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (al numero 333-1731533), o via mail all’indirizzo del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il dettaglio delle misure preventive applicate è visionabile sulla home page del sito www.astroflimasessi.it

Qui sopra: una immagine delle Pleiadi, uno dei più celebri oggetti del cielo, che brillano al margine superiore della costellazione del Toro. Le stelle principali appaiono velate da una nebulosità diffusa, presente in quella zona della Galassia (foto Daniele Del Vecchio - GAM)

Ci sono personaggi della Storia di cui un pò tutti conoscono il nome, legato ad un episodio, una scoperta, una data, o un modo di dire, ma sui quali, avendo essi vissuti una vita appartata o più semplicemente  ordinaria, la maggior parte di noi non saprebbe aggiungere una parola. E' il caso di Niccolò Copernico (o, se vogliamo usare il nome originale polacco, anche se in realtà il nostro era di famiglia e lingua madre tedesca, Mikołaj Kopernik), legato alla "rivoluzione" del modo di pensare l'Universo, non più centrato sulla Terra ma sul Sole, col nostro pianeta che diveniva un pianeta come gli altri che orbitano attorno al Sole stesso. La sua teoria, concepita agli inizi del 1500, si è pian piano affermata, diventando poi la base del sapere astronomico, e promuovendo una autentica rivoluzione del pensiero umano.

Ad un viaggio negli eventi della vita di Copernico, alla scoperta dei motivi che lo spinsero a elaborare la sua teoria e che lo trattennero, in pratica fino all'anno della morte (1543), dal pubblicarla, è dedicato l'incontro di questo venerdì, 16 ottobre, presso il planetario comunale "A. Masani" di Marina di Carrara, ed intitolato appunto " Copernico: un famosissimo sconosciuto". Scopriremo così aspetti poco noti dell'astronomo polacco: dal suo lavoro iniziale di medico a quello di esattore, dai suoi doveri di canonico (non prete) alle gelosie da parte del clero che arrivarono ad accusarlo (senza mai provarla) di una relazione con la sua molto più giovane domestica, dai viaggi di studio in Italia ai burrascosi rapporti (come responsabile amministrativo della cattedrale di Frombork) con le realtà protestanti o confinanti. L’incontro è alle ore 21,15 presso il planetario di Marina di Carrara (posto in via Bassagrande 47, in uno degli edifici del complesso scolastico del Paradiso).

A far luce sulla sua figura e su come possa essere arrivato alla sua ipotesi “rivoluzionaria” è dunque destinato la prima parte dell’incontro per passare poi alla visione delle stelle sotto la cupola del cielo (con possibilità di osservare cieli di ogni epoca e località della Terra) e, meteo permettendo, il riconoscimento delle costellazioni all’esterno e con l’osservazione, al telescopio, dei pianeti Giove, Saturno e Marte e dei principali oggetti celesti che brillano nel cielo di questo periodo.
Ricordiamo che il planetario ha sede in uno dei locali dell’area della scuola primaria del Paradiso, in via Bassagrande 47 a Marina di Carrara e che, come già successo in lezioni precedenti, qualora le prenotazioni superassero il limite di posti disponibili imposto dalle misure anti-Covid, potrà essere realizzata una replica della lezione stessa la domenica sera successiva.

Ricordiamo che in questo periodo di misure Anti-Covid, l’accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (al numero 333-1731533), o via mail all’indirizzo del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il dettaglio delle misure preventive applicate è visionabile nell'articolo poco più sotto.

Nell’immagine: la ricostruzione del possibile aspetto di Copernico al momento della morte (avvenuta il 24 maggio 1543 all’età di 70 anni) a partire dalle ossa rinvenute poco più di una diecina di anni fa, in occasione della traslazione dalla sua tomba anonima ad una più dignitosa all’interno del duomo di Frombork ove era vissuto negli ultimi anni e dove morì, secondo una leggenda, poco dopo aver ricevuto una delle prime copie a stampa del suo libro più celebre “De revolutionibus orbium coelestium”.

Riportiamo quì accanto gli appuntamenti da ottobre a dicembre 2020, ricordando che gli incontri si tengono, salvo indicazione contraria, al venerdì ore 21,15 presso il Planetario comunale "A. Masani", che è ospitato in uno dei locali della scuola primaria del Paradiso, in via Bassagrande 47 a Marina di Carrara. In rosso le aperture pomeridiane domenicali, in verde le lezioni totalmente nuove. Ogni incontro serale si articola in una prima parte sul tema dell'incontro, in una seconda parte di proiezione del cielo stellato nella cupola del planetario ed in una parte finale di osservazioni (ad occhio nudo e con telescopi) all'aperto. Le aperture pomeridiane non hanno un tema fisso, e si basano, oltre che sulla consueta proiezione del cielo sotto la cupola, sull'osservazione del modello in scala del Sistema Solare e delle 3 meridiane presenti nel giardino della scuola, e sull'osservazione del Sole al telescopio. Le aperture pomeridiane sono particolarmente adatte a famiglie con bambini. Sulla base della convenzione vigente col comune di Carrara, il prezzo di partecipazione è fissato, per tutti, in: 3 € . E' invece gratuito per i minori residenti a Carrara.

Nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti, data la capienza dei locali, è obbligatoria una prenotazione nominativa entro le ore 16 del giorno dell'incontro, inviando un sms o un messaggio via whatsapp, o telefonando al 333/1731533 oppure via mail all'indirizzo del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Saranno ammessi i primi 15 prenotati. C'è obbligo dell'uso di mascherina idonea in tutti gli spazi del planetario, la autocertificazione di assenza di sintomi o contatti relativi al Covid 19 negli ultimi 14 giorni, il distanziamento. Per maggiori dettagli vedi sotto all'articolo specifico "Norme per l'ammissione al planetario in questa fase di misure Anti-covid19". Non saranno ammessi animali, e non sarà possibile l'utilizzo dei sevizi igienici del planetario (data la loro natura obsoleta). E' possibile accedere al sito internet del planetario "A. Masani", dal link quì a sinistra (vedi Menu principale) o semplicemente cliccando sul seguente indirizzo: www.planetariocarrara.it

 

Calendario e Cartina Giugno-Ottobre 2020


Questo venerdì, 11 settembre, alle ore 21,15, l'appuntamento settimanale al Planetario Comunale "A. Masani" in via Bassagrande 47 a Marina di Carrara, affronterà uno dei temi più affascinanti, non solo dell'astronomia. Ovvero come possa aver avuto origine l'Universo e tutto quanto in esso possiamo incontrare e se possano esistere altri universi. Il titolo dell'incontro "L'origine dell'Universo. Esiste un Multiverso?" fa riferimento proprio alle ultime informazioni che la scienza ha potuto (o non ha potuto ancora) darci a proposito di questi fatti/ipotesi.

Ad esempio pare proprio che i primi momenti seguiti al Big Bang siano stati i più decisivi per quella che sarebbe stata la sua evoluzione futura. In soli 200 secondi, infatti, stando alle ipotesi e teorie oggigiorno più accettate, l'Universo attraversò una rapidissima evoluzione, una serie di eventi, alcuni dei quali di durata incredibilmente breve, ma che lo porteranno dopo appunto poco più di tre minuti da una iniziale dimensione puntiforme con una temperatura di 100 miliardi di miliardi di miliardi di gradi ad una dimensione probabilmente di 10 mila anni luce ed a una temperatira di "soli" 100 milioni di gradi, ed alla formazione di quel mix di atomi di Idrogeno ed Elio (con sole piccole tracce di Litio e Berillio) che costituirà la base da cui potranno nascere in seguito (dopo "soli" 200 milioni di anni) le prime stelle e galassie.

La seconda parte della lezione sarà dedicata, come d'abitudine, all’osservazione del cielo come appare sotto la cupola del planetario, con, al termine (meteo permettendo) l’appuntamento con l'osservazione diretta nel cielo, ad occhio nudo ed al telescopio, degli oggetti astronomici visibili, in questo periodo. Fra di essi i pianeti Marte, Giove e Saturno con le loro lune, anelli ecc.. Ricordiamo che, come già successo in lezioni precedenti, nel caso le prenotazioni superassero il limite di posti disponibili imposto dalle misure antiCovid, potrà essere realizzata una replica della lezione stessa domenica 13 settembre ore 21.

Ricordiamo che in questo periodo di misure anti-Covid 19 l'accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria, da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Poco più sotto troverete dettagliate tutte le misure preventive (dalla autocertificazione alla misura della temperatura, dall'obbligo di mascherine e distanziamento alla non accessibilità ai servizi igienici, non sanificabili data la loro tipologia). Si rimanda ad esso per maggiori informazioni.

Nell'immagine: rappresentazione di fantasia degli universi e  delle possibili interconnessioni fra di essi per formare un Multiverso

Chi sollevi lo sguardo al cielo, in queste sere, poco prima di mezzanotte può vedere, guardando verso est, sorto da poco da dietro le montagne, un luminoso astro color arancio. E’ il pianeta Marte, il pianeta che forse ha più colpito la fantasia umana. Nell’ottocento, coi telescopi di allora, sembrò di scorgervi foreste e calotte polari che crescevano secondo le stagioni, ed addirittura canali costruiti dagli abitanti di quel pianeta per irrigare le immense pianure marziane.  Pur rivelandosi tutto ciò in gran parte un’illusione, il pianeta Marte sta svelando, grazie alle sonde ed ai robot inviati dalla Terra, aspetti fantastici ed interessanti anche per la vita umana. E’ praticamente certo che in passato abbia ospitato laghi e mari d’acqua, che la sua superficie abbia visto all’opera vulcani giganteschi, fratture tettoniche, e tanti altri eventi di tipo terrestre. Quest'anno poi Marte è in quella che si chiama "grande opposizione", ovvero un periodo in cui è particolarmente vicino alla Terra e quindi diventa più veloce raggiungerlo. Anche per questo motivo sono da poco partite (o lo faranno entro marzo 2021) tre sonde: una statunitense, una cinese e una degli Emirati Arabi (quest'ultima una prima assoluta, per un paese finora estraneo alla grande avventura nello spazio) .Di Marte fra fantasia e realtà, passato e futuro si parlerà nell’incontro di questo venerdì alle ore 21,15 presso il planetario comunale “A. Masani” di Marina di Carrara (via Bassagrande 47). Dopo lo svolgimento del "tema" della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, meteorologia permettendo, uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra di essi Marte, appunto, e poi Giove e Saturno).

Ricordiamo che in questo periodo di misure anti-Covid 19 l'accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria, da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Sul sito www.astrofilimassesi.it sono dettagliate tutte le misure preventive (dalla autocertificazione alla misura della temperatura, dal distanziamento alla non accessibilità ai servizi igienici, non sanificabili data la loro tipologia). Si rimanda ad esso per maggiori informazioni. Anticipiamo che in caso di superamento dei limiti di posti disponibili, la lezione potrà essere replicata anche domenica sera a partire dalle ore 21.

Nell’immagine: un foto-mosaico di immagini di Marte riprese dalla sonda Viking nel 1980. La frattura centrale è la gigantesca Valles Marineris, mentre alla sua sinistra sono visibili 3 giganteschi vulcani non più attivi, molto più alti dell’Everest.(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Questo venerdì 14 agosto, alle ore 21,15, nell’incontro settimanale pubblico presso il planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande a Marina di Carrara, si parlerà dei pianeti ritrovati attorno ad altre stelle e denominati esopianeti.

A partire dalla prima conferma, 25 anni fa, gli astronomi (attualmente, grazie alle nuove tecniche, anche a livello amatoriale) stanno cominciando a scoprire singoli pianeti e dei veri e propri sistemi planetari (paragonabili al nostro Sistema Solare) intorno a molte stelle. I dati ad oggi ci parlano di 4197 pianeti scoperti attorno a stelle diverse dal Sole. Fra di essi c’è un’ampia “gamma” di oggetti diversissimi ed in alcuni casi “mostruosi”. Si va da pianeti supercaldissimi che girano a poche centinaia di migliaia di km sopra la superficie della loro stella (ricordiamo che la distanza della Terra dal Sole è di circa 150 milioni di km). A pianeti così lontani che impiegano anche 2000 anni a fare un’orbita attorno al loro sole (per confronto il pianeta più lento del Sistema Solare, Nettuno, impiega “solo” 165 anni). Da oggetti pesantissimi (fino a 70000 volte più della Terra) a pianeti che hanno nel loro cielo più di un sole. Recentemente si sono trovati almeno 5 pianeti relativamente simili al la Terra, che si stanno studiando con molta attenzione, per vedere la loro composizione superficiale e dell’atmosfera, e se queste potrebbero avere condizioni adatte alla vita. In questo settore di ricerca opera anche una giovane ricercatrice massese, Cecilia Lazzoni, una cui intervista di qualche mese fa su questo argomento è visibile sulla pagina facebook "gruppo astrofili massesi"

L'appuntamento al planetario si articola, come consueto, in tre parti. Dopo lo svolgimento del "tema" della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, meteorologia permettendo, uno spazio finale dedicato all'osservazione diretta all'aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra di essi Saturno e Giove).

Ricordiamo che in questo periodo di misure anti-Covid 19 l'accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria, da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Sul sito www.astrofilimassesi.it sono dettagliate tutte le misure preventive (dalla autocertificazione alla misura della temperatura, dal distanziamento alla non accessibilità ai servizi igienici, non sanificabili data la loro tipologia). Si rimanda ad esso per maggiori informazioni. Anticipiamo che in caso di superamento dei limiti di posti disponibili, la lezione potrà essere replicata anche domenica sera a partire dalle ore 21.

Nell’immagine: rappresentazione di fantasia di 51 Peg b (il primo pianeta estrasolare scoperto) e del suo sole. Con una massa pari a circa metà di quella di Giove e con un diametro due volte più grande, il pianeta, prevalentemente gassoso, ruota attorno alla sua stella in poco più di 4 giorni ad una distanza così piccola dalla stessa da essere sottoposto ad una temperatura superficiale stimabile sugli 815 °C, condizioni del tutto incompatibili con la vita che conosciamo o che noi possiamo immaginare.

Questo venerdì, 10 luglio, alle 21,15 presso il Planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara, incontro pubblico intitolato " Gli spettacoli dell'atmosfera". Fra noi e le stelle si interpone infatti un mezzo sostanzialmente gassoso, l'atmosfera terrestre. Questa normalmente interferisce più o meno pesantemente nell'osservazione degli astri (causando, ad esempio, inquinamento luminoso, nubi, foschia, assorbimento di luce, distorsione delle immagini stellari, pioggia e quant'altro). Per questi motivi gli osservatori astronomici ricercano sempre luoghi con atmosfera il più possibile rarefatta, stabile e serena, senza umidità. L'atmosfera stessa è però anche causa di fenomeni ottici spettacolari. Si pensi, ad esempio, ai colori di un tramonto, agli arcobaleni ed agli aloni, alla distorsione dell'immagine del Sole mentre tramonta, alle aurore polari, ai pareli, ai Sun pillar ecc.

L'incontro di questo venerdì analizzerà le cause di questi fenomeni, dando suggerimenti per chi li ricerchi per poter godere di visioni mozzafiato.

Al termine della parte teorica, seguirà l'osservazione dei movimenti degli astri sotto la cupola del planetario per finire, meteo permettendo, con il riconoscimento all'aperto delle costellazioni e osservando al telescopio i principali oggetti che ornano il cielo di questo periodo (Giove e Saturno fra questi). In questo periodo di misure anti-Covid 19 l'accesso può avvenire solo su prenotazione obbligatoria da effettuarsi via whatsapp, sms o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sul sito www.astrofilimassesi.it sono dettagliate tutte le misure preventive (dalla autocertificazione alla misura della temperatura, dal distanziamento alla non accessibilità ai servizi iienici (non sanificabili data la loro tipologia). Si rimanda ad esso per maggiori informazioni.

Nell'immagine (del socio GAM Matteo Dunchi): Lo stupendo alone solare del 16 aprile scorso. Il fenomeno atmosferico, per una coincidenza di fattori, è stato visibile per oltre due ore, e ha interessato gran parte dell'Italia. Sulla pagina fb del gruppo astrofili massesi, altre decine di immagini inviateci da ogni parte d'Italia in quella giornata.

Questo venerdì 3 luglio, l'incontro settimanale presso il Planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara prenderà spunto da alcuni errori astronomici presenti in film, classici o recenti, di fantascienza e non solo. L'argomento della serata è, infatti, "Strafalcioni astronomici al cinema". Parlare di quegli errori o quelle sviste sarà occasione proprio per sapere come stiano le cose in astronomia o in astronautica. Non per fare una critica pignola (lasciamo allo spettaore il giudizio artistico) ma, appunto, per rimettere le cose a posto e distinguere fra "il possibile", la "pura fantasia" o "l'inverosimiglianza più totale".

Durante la visione di un'opera cinematografica, entra in gioco quella che Coleridge nel 1817 (riferendosi alla letteratura, il cinema ancora non era nato...) definì "sospensione dell'incredulità", ovvero la volontà dello spettatore di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere di un'opera di fantasia. Nel cinema di fantascienza, già dagli albori, si riscontrano quindi molte imprecisioni dal punto di vista scientifico dovute o alle limitate conoscenze dell'epoca (ad esempio, tutti i film di viaggi spaziali realizzati prima della "corsa allo spazio" presentano spesso notevoli imprecisioni nella rappresentazione dei razzi e del suolo lunare) oppure semplicemente alla volontà del regista di tralasciare la correttezza scientifica in favore di un coinvolgimento emozionale e fantastico dello spettatore.
L'incontro di questo venerdì 3 luglio, con inizio alle ore 21:51, tratterà anche film recenti (come "Gravity" di Cuaron, "Interstellar" di Nolan o il più recente "Ad Astra" con protagonista Brad Pitt...), stimolando la curiosità dei partecipanti.

All’inizio ed al termine dell’incontro teorico, i consueti appuntamenti col cielo come appare sotto la cupola del planetario, e, meteo permettendo, con l'osservazione diretta nel cielo, ad occhio nudo ed al telescopio (stavolta con una telecamerina che proietta l'immagine ripresa dal telescopio stesso, in attesa di poter guardare con sicurezza direttamente dentro gli oculari), degli oggetti astronomici visibili, in questo periodo (fra cui la Luna e Giove). In questo periodo varranno norme di sicurezza molto stringenti: saranno ammessi solo le prime 15 persone che si saranno prenotate obbligatoriamente via sms, whatsapp o telefono (al 333/1731533), o tramite l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sarà indispensabile fornire, al momento della prenotazione, nominativo, data di nascita, un telefono per eventuali ricontatti in seguito. Saranno inoltre da autocertficare la non esistenza di contagio possibile negli ultimi 14 giorni. Ci sarà obbligo di uso delle mascherine per tutti, verifica della temperatura e non potranno essere ammessi animali. Saranno presenti inoltre gel sanificatori e altri sistemi di sicurezza. Data la non sanabilità, causa "vecchiaia" degli stessi, non sarà possibile, in questa fase, accedere ai servizi igienici del planetario. Maggiori dettagli sul sito www.astrofilimassesi.it e nelle pagine Fb del planetario e degli astrofili massesi. Ci scusiamo fin d'ora ma saremo rigorosi su questi punti, stabiliti in un protocollo d'intesa firmato da tutti i planetari italiani.

Nell'immagine: la locandina del film "Armageddon" di Michael Bay del 1998, con protagonisti Bruce Willis, Ben Affleck e Liv Tyler. Il film non solo detiene il record di imprecisioni astronomiche presenti (168 in 150 minuti di film!) ma viene addirittura utilizzato tuttora dalla NASA come test per il programma di formazione manageriale per testare la capacità di riconoscere tali errori!

Questo venerdì 26 giugno, alle ore 21,15, riapre i battenti il Planetario comunale "A. Masani" di via Bassagrande 47 a Marina di Carrara. La riapertura al pubblico dopo il lungo periodo di chiusura imposto dalle misure Anti covid 19, non ha fatto perdere i contatti fra gli animatori e gli oltre 3000 appassionati e curiosi che, ogni anno, visitano almeno una volta il nostro planetario. Si riprenderà prendendo spunto dal tema "tutto è relativo: Einstein e l'astronomia".L'incontro sarà occasione per chiarirsi i concetti legati alla "Teoria della Relatività Generale" promulgata poco più di 100 anni fa. In essa era, ad esempio, prevista l'esistenza di "onde gravitazionali", che sono state rilevate con molto interesse per la prima volta tre anni fa fa; l'osservazione che è valsa, per i principali protagonisti, il premio Nobel per la fisica assegnato nel 2017.

E' questo solo uno dei tanti legami fra Astronomia e Einstein, da cui il titolo dell'incontro. Per citarne almeno un altro, forse non tutti sanno che fu proprio una osservazione astronomica (durante un'eclisse di Sole di poco più di 100 anni fa - per l'esattezza il 29 maggio 1919) a fornire una prima decisiva prova che le ipotesi di Einstein - che rivoluzionavano in gran parte concetti comuni quali quello di spazio o di tempo - erano verificate nella realtà e che quindi la fisica andava in buona parte riscritta od aggiornata. Nell'incontro verranno spiegati, in maniera semplice ed accessibile, i concetti base della Relatività Generale, con particolare riferimento ai fenomeni astronomici. Si devono, infatti, alle teorie di Einstein la spiegazione di fenomeni quali i buchi neri, il progressivo modificarsi delle orbite planetarie, le lenti gravitazionali, le anomalie osservate in alcune galassie.

All’inizio ed al termine dell’incontro teorico, i consueti appuntamenti col cielo come appare sotto la cupola del planetario, e, meteo permettendo, con l'osservazione diretta nel cielo, ad occhio nudo ed al telescopio (stavolta con una telecamerina che proietta l'immagine ripresa dal telescopio stesso, in attesa di poter guardare con sicurezza direttamente dentro gli oculari), degli oggetti astronomici visibili, in questo periodo (fra cui la Luna e Giove). In questo periodo varranno norme di sicurezza molto stringenti: saranno ammessi solo le prime 15 persone che si saranno prenotate obbligatoriamente solo via sms, whatsapp o telefono (333/1731533), o tramite l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sarà indispensabile fornire, al momento della prenotazione, nominativo, data di nascita, un telefono per eventuali ricontatti in seguito. Saran inoltre da autocertficare la non esistenza di contagio possibile negli ultimi 14 giorni. Ci sarà obbligo di uso delle mascherine per tutti, non potranno essere ammessi animali. Saranno presenti inoltre gel sanificatori e altri sistemi di sicurezza. Data la non sanabilità, causa antiquatezza degli stessi, non sarà possibile, in questa fase, accedere ai servizi igienici del planetario. Maggiori dettagli sul sito www.astrofilimassesi.it e nelle pagine Fb del planetario e degli astrofili massesi. Ci scusiamo fin d'ora ma saremo rigorosi su questi punti, stabiliti in un protocollo d'intesa firmato da tutti i planetari italiani.

Nell'immagine: Einstein nel 1931, mentre osserva col telescopio di Monte Wilson (all'epoca il più grande telescopio del mondo).
Sullo sfondo Edwin Hubble. Hubble aveva scoperto 2 anni prima la legge che afferma che tutte le galassie si stanno allontanando dalla nostra, con velocità proporzionale alla distanza;  la cosiddetta legge di Hubble (o, meglio sarebbe, di Hubble-Humason), da cui scaturirà di lì a poco l'ipotesi del Big Bang, che inizialmente non piacque per nulla ad Einstein che elaborò addirittura una teoria alternativa, ritrovata recentemente fra i suoi appunti del 1931.

Cos' hanno in comune astronomia e musica? Ben poco apparentemente, se si esclude il fatto che siano le più "immateriali" fra le scienze e le arti, costituite come sono, nel caso della musica, da invisibili ed intangibili vibrazioni dell'aria e nell'altro da oggetti immensi e concreti ma lontanissimi ed immodificabili.

In realtà, come si dimostrerà nell'incontro di questo venerdì 19 giugno a partire dalle ore 21, nell'ambito di planetario on line con cui il planetario comunale di Marina di Carrara ha tenuto i rapporti con i curiosi e gli appassionati del cielo in questo periodo di cgiusura causa Covid 19, i legami fra astronomia e musica sono strettissimi fin dalle origini stesse della civiltà e continuamente rinnovati. Alcuni esempi? Per molte culture l'Universo trae origine da un suono, e c'è una vibrazione sonora od un canto preesistente alla nascita stessa dell'universo (mito sorprendentemente attuale quando si pensi che la cosmologia moderna ipotizza il Big Bang come prodotto da vibrazioni quantiche nel vuoto...). Ma, al di là del mito, sono molti i casi di astronomi-musicisti (uno per tutti Galileo Galilei, che, vivendo in una famiglia di musicisti fiorentini, buon esecutore anch’egli di liuto, pone le basi della fisica musicale studiando assieme al padre, le frequenze del suono, le vibrazioni delle corde, la consonanza e dissonanza degli intervalli musicali ecc.). Sono poi innumerevoli i riferimenti astronomici nelle composizioni musicali (dall'opera al pop), spesso semplici rimandi poetici, ma molte altre volte intenzionali e raffinati. Non è poi un caso che i nomi delle note siano 7 (come i "pianeti" noti agli antichi) e 12 i semitoni in una ottava musicale (come i mesi dell'anno o le costellazioni zodiacali), oppure che la Luna compaia nel titolo e nel testo di migliaia di canzoni.
Di questo e d'altro ancora, a partire da esempi ed ascolti musicali dal vivo, si parlerà nell'incontro on line sulla pagina Fb del gruppo astrofili massesi.

Si anticipa che dal prossimo venerdì il planetario verrà aperto al pubblico con le misure necessarie in questa fase (prenotazione nominale obbligatoria, mascherine e gel, numero massimo prefissato in 15 partecipanti, distanze ecc.).

Nell'immagine: Una foto "strana" di Brian May, chitarrista del gruppo inglese dei Queen (si, quello di We are the champions, o di Freddie Mercury - vedi caso il nome del pianeta Mercurio in inglese - o di Bohemian Rhapsody). Nel 1971 stava preparando la sua tesi in astrofisica quando ne venne "distolto" dal successo e dai tour col gruppo musicale. Ma negli ultimi anni ha ripreso la sua passione, laureandosi nel 2007 in astrofisica, e collaborando a progetti della NASA nonché alla più diffusa rivista di astronomia e ad una trasmissione sullo spazio in onda sulla BBC. In questa foto è davanti a uno dei 4 telescopi di 8,2 metri presenti presso l'osservatorio dell'ESO al Cerro Paranal (nel nord del Cile) mentre stava lavorando alla sua tesi finale.

Un effetto dell'epidemia di Covid-19 è stato senz'altro quello di impedire gli spostamenti a molte persone. Fra queste anche giovani ricercatori della nostra zona, bloccati per mesi a casa. Questo ci ha permesso di scoprire una realtà locale inaspettata, di giovani ricercatori della nostra zona che si fanno onore nel mondo. Abbiamo quindi approfittato per registrare alcune interviste sul loro lavoro, che stiamo mettendo settimanalmente on line sulla pagina Facebook gam-gruppo astrofili massesi.
Questa sera, 12 giugno, a partire dalle 21, c'è una intervista a Giada Casali, che sta ultimando una tesi di post dottorato in astrofisica. Fa parte dello staff dell'Osservatorio di Arcetri, e i suoi studi vertono su un metodo innovativo di datare l'età delle stelle, a partire dal rapporto reciproco fra la presenza di determinati atomi nelle atmosfere stellari. Nel corso dell'evoluzione della Galassia le stelle si trovano, infatti, ad avere a disposizione nuovi materiali prodotti dalle stelle al termine della loro vita. Quindi il "corredo chimico" di una antica stella è assai diverso da quello di una stella nata da poco. Come noto tutti gli elementi chimici con numero atomico superiore all'Idrogeno, Elio e Litio si sono formati all'interno delle stelle e da queste dispersi nello spazio alla loro morte (lenta o violenta). Quindi se respiriamo ossigeno o possiamo bere acqua, se abbiamo calcio nelle ossa o ferro nel sangue, o semplicemente se possiamo scambiarci una fede nuziale, è perché in passato altre stelle precedenti il Sole li hanno sintetizzati e li hanno poi dispersi, "inquinando"  la nebulosa da cui si è formato il Sole e gli altri oggetti del Sistema Solare. Insomma quando Alan Sorrenti cantava "siamo figli delle stelle" stava facendo una affermazione astrochimica (forse) senza saperlo.
Giada, che ha già pubblicato come prima auitrice articoli per riviste quali Astronomy & Astrophysic, per preparare la sua tesi ha quindi girato alcuni degli osservatori astronomici più importanti, da quelli cileni a quelli australiani, senza dimenticare il TNG (Telescopio Nazionale Galileo), il più grande strumento ottico di proprietà esclusivamente italiana, che si trova nell'isola La Palma della Canarie. Nell'intervista racconta quindi le sue esperienze umane e scientifiche e il suo sogno di poter vivere facendo astronomia.


Si coglie occasione per preannunciare che il planetario comunale "A. Masani" di Marina di Carrara riprenderà (con le norme di sicurezza vigenti) la sua attività a partire dal 26 giugno prossimo.

Nell'immagine: la "piccola" Giada, davanti ad uno dei giganteschi telescopi da lei utilizzati in Cile (osservatorio ESO di La Silla).

L'appuntamento on line col Planetario di Marina di Carrara, avrà questo venerdì il tema "Rosetta e i misteri (risolti) delle comete: intervista con Marco Fulle (ESA)". Il video, che inizierà ad essere visibile a partire dalle 21 di venerdì sulla pagina Facebook "gam-gruppo astrofili massesi" è una intervista col dott. Marco Fulle dell'osservatorio astronomico di Trieste. Questi è stato uno dei protagonisti scientifici della missione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) Rosetta, che, dopo un viaggio di 10 anni, ha raggiunto la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, attorno a cui è restata per oltre due anni. In questo periodo ha mandato oltre 400 mila foto della cometa, e migliaia di altri dati fisici e chimici, mentre la cometa si avvicinava al Sole e poi se ne riallontanava, diventando attiva e "riaquietandosi". Nell'intervista si parlerà delle incredibili scoperte fatte dalla missione, delle prossime missioni spaziali ESA, e delle comete visibili in questo periodo nel cielo. Essendo il dott. Fulle anche un noto vulcanologo, ne abbiamo approfittato per chiedere scherzosamente la sua opinione sulla leggenda metropolitana che il Monte Brugiana sia un antico vulcano.

Se non ci saranno novità impreviste, il planetario riprenderà le sue aperture "fisiche" a Marina di Carrara a partire dal prossimo 19 giugno. Si anticipa che a norma dei decreti vigenti, il numero di accessi sarà contingentato e verranno osservate le misure tecnico-igieniche preventive previste per le attività aperte al pubblico.

Nella foto: il dott. Fulle nella sua "doppia vita" di vulcanologo, dinanzi al celebre vulcano indonesiano Krakatoa, la cui eruzione del 1883 è stata la più distruttiva dell'ultimo millennio.

Questo venerdì 29 maggio, i seguitissimi appuntamenti di "Planetario on line", i video che sostituiscono le lezioni previste al Planetario comunale di Marina di Carrara, avranno stavolta come tema “Il cielo in letteratura”. In attesa della ormai prossima riapertura, secondo le norme vigenti, il video sarà visibile dalle 21:30 di venerdì in poi sulla pagina Facebook "gam - gruppo astrofili massesi". Nella prima serata sarà presente anche l'autore della lezione, per rispondere, con messaggi in diretta, ad eventuali domande, suggerimenti ecc.

La più antica delle scienze non poteva certo non aver influenzato anche questo aspetto dell'attività e della creatività umana. Tralasciando le grandi figure (sulle quali il programma annuale del Planetario prevede incontri specifici, da Dante a Shakespeare, per non dire di Galileo che fu anche un grande letterato del '600 italiano) sono quindi numerosissimi i casi di riferimenti a fatti astronomici (scientifici o di fantasia) presenti nella letteratura mondiale. Esiste poi, come noto, un genere letterario (la Fantascienza) in cui oggetti e vicende astronomiche la fanno molto spesso da padrone, a partire dai classici greco-latini fino ad oggi. Come non citare poi Leopardi (tutti conosciamo le sue poesie alla Luna ed al cielo notturno, ma, ricordiamolo, il suo primo libro fu una ponderosa "Storia dell'astronomia" iniziata all'età di 12 anni), Pascoli (con le molte sue poesie "astronomiche" e la sua concezione del cosmo che ci avvolge), e tanti tanti altri ancora, dall'antichità ai giorni nostri, da Tasso a Tolkien, da Manzoni a Calvino, da Akhenaton a Licia Troisi.

L'appuntamento stavolta sarà una specie di antologia (oggi, dove tutto è anglicizzato, si dice "challenge"...) di brani di autori diversi, letti da attori diversi, con una sintetica presentazione iniziale del rapporto fra astronomia e letteratura.

Nell'immagine: incisione di Gustave Doré per una edizione francese del 1877 dell' "Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto. Si riferisce al viaggio del paladino Astolfo sulla Luna (della quale fa una descrizione puramente fantasticae poco "scientifica"), guidato da San Giovanni Evangelista, per poter recuperare il senno perduto di Orlando.

Ieri sera, 24 maggio, per un paio d'ore dopo il tramonto, sono stati visibili, nel cielo, verso Nord Ovest, vicini fra loro, una sottilissima falce di Luna, Mercurio e Venere. In questa foto delle ore 21:36:12 (ora estiva), di Dusan Baruffetti, ripresa con un normale macchina fotografica dotata di un piccolo teleobiettivo, si vede la loro posizione in quel momento. Se nei prossimi giorni si seguono i tre oggetti, guardando sempre nel cielo una oretta dopo il tramonto e a NO, sarà apprezzabile il loro rapido movimento (in ordine di "velocità apparente": Luna, Mercurio. Venere) sullo sfondo delle stelle fisse. Sarà un'occasione per capire perché gli antichi abbiano dato a questi oggetti (Sole e Luna compresi) il nome di Pianeti (dal greco planetes asteres che significa stelle erranti, vagabonde, che si muovono). I dettagli dei movimenti, sera per sera, possono essere visti nella pagina facebook  "gam - gruppo astrofili massesi". Venere e Mercurio in una settimana scompariranno dal cielo, ogni sera più bassi a causa del movimento di rivoluzione della Terra attorno al Sole, che fa si' che il Sole stesso si sposti, anch'esso apparentemente, verso sinistra di circa 1° al giorno, raggiungendo i due pianeti. Questo mentre la Luna, molto più veloce (fa il giro del cielo, mediamente,  in 27 giorni e poco meno di 8 ore = mese siderale), gli sfugge e lo raggiungerà nuovamente fra circa 29 giorni e mezzo (mese sinodico, quello per intenderci delle fasi. La durata esatta varia secondo le stagioni, dato che il Sole si muove più veloce in Inverno e più lentamente in Estate, e quindi prende più o meno "vantaggio" sulla Luna che impiega un tempo diverso per raggiungerlo).

Questo venerdì 22 maggio, l'appuntamento on line del Planetario comunale "A. Masani", avrà quale tema "Dante e l'astronomia". Si tratta di un aspetto tuttaltro che secondario nella produzione letteraria di Dante. Specialmente nel suo capolavoro, la "Divina Commedia", il nostro maggior poeta, “creatore" della lingua italiana, inserisce volutamente tutta la cultura, la teologia, la scienza del suo tempo. Per quanto riguarda la scienza, l’astronomia la fa sen'zaltro da padrone. Sono oltre un centinaio i riferimenti di carattere astronomico sparsi qua e la nei 100 canti di Inferno, Purgatorio e Paradiso. E dai versi emerge anche un Dante che conosce il cielo, e che lo ha ammirato nei suoi fenomeni più belli. E che guarda ad esso anche come specchio della giustizia e della bellezza cui deve tendere l’uomo. Non è quindi solo un caso se tutte le cantiche terminano con la parola “stelle”.
Sette dei passi più significativi o curiosi saranno letti ed analizzati nel corso della chiacchierata online, che sarà arricchita dalla lettura dei versi stessi da parte dell'attore, poeta e autore teatrale Fabio Cristiani. Il video sarà visibile sulla pagina Facebook "gam - grupppo astrofili massesi" a partire dalle 21:30 di venerdì. Da quell'ora fino alle 23 sarà presente via chat l'autore della lezione; quest'ultima sarà comunque visibile e commentabile anche nei giorni seguenti.

ci si augura che questa possa essere una delle ultime lezioni on line, e che il planetario possa riprendere, con le misure di sicurezza vigenti, da metà giugno la sua programmazione nella sede di Marina di Carrara.

Nell'immagine: il ritratto di Dante (uno dei più antichi) che si ritrova all'interno della Cappella della Maddalena, presso il Palazzo del Bargello a Firene. L'autore è di scuola giottesca (Giotto conobbe Dante, che a sua volta lo cita nella Commedia).

Questo venerdì, 15 maggio, dalle ore 21, l'appuntamento settimanale con planetario on-line", la simpatica e seguitissima iniziativa curata settimanalmente dal planetario comunale "A. Masani" di Marina di Carrara in attesa di poter riaprire le sue porte ai visitatori reali, sarà dedicato a "Il caso Galileo: fra storia, scienza e luoghi comuni".
La vicenda del grande scienziato pisano è centrale, coi suoi aspetti positivi e negativi, nella storia della cultura e della scienza europea (e non solo), e su di essa molto si è detto e scritto, non sempre obiettivamente e disinteressatamente.  Quando viene svolta al planetario la conferenza ripercorre, in rigoroso ordine cronologico, i fatti astronomici, teologici, storici ed umani che han portato alla condanna ed all'abiura di Galileo, inquadrandoli nelle conoscenze scientifiche dei secoli precedenti e successivi. Occorre "spulciare" tra i documenti per scoprire come le grandi rivoluzioni culturali e scientifiche nascano talvolta su piccoli dettagli, solo apparentemente banali. Solo così ognuno sarà poi realmente libero di formarsi una propria idea, più circostanziata, della vicenda. In questa versione forzatamente ridotta, e visibile a partire dalle 21 sulle pagina Facebook "GAM - gruppo astrofili massesi", si è pensato di focalizzare l'attenzione su 2 lettere che coinvolgono Galileo e Papa Urbano VIII (dapprima suo ammiratore e seguace, poi forse il più risoluto nel volerne la condanna a tutti i costi), una lettera dell'amatissima figliola Suor Maria Celeste appena appresa la notizia della condanna, e infine la sentenza del processo, meno nota della celeberrima abiura che Galileo dovette recitare il 22 giugno 1633, ma importante per conoscere i termini su cui si basò il processo.

Nell'immagine; Galileo sessantenne (da un ritratto a disegno di Ottavio Leoni, 1624. Firenze. Biblioteca Marucelliana)

Il Covid-19, come si sa, ha portato anche qualche cosa buona. Tutti abbiamo sentito parlare (ed abbiamo visto), ad esempio, di una maggiore pulizia e respirabilità dell’aria a causa della chiusura di parte delle fabbriche e della riduzione del traffico. Cosa che ha fatto ricomparire nelle nostre campagne qualche lucciola in più, ad allietare le notti. Fra gli obbligati alla “quarantena” casalinga c’è stata, da noi, anche una giovane astrofisica massese, Cecilia Lazzoni, da poco laureatasi a Padova, ove sta concludendo il suo dottorato, e che si trovava dai genitori in quel momento. Ne abbiamo approfittato per una intervista via Skype che sarà visibile sulla pagina Fb “Gruppo Astrofili Massesi” a partire dalle 21 di venerdì prossimo, 8 maggio, in quello che sarà il nono appuntamento on-line del planetario comunale di Marina di Carrara (chiuso anch’esso da marzo, e che speriamo possa riaprire al più presto). La dott.ssa Lazzoni  ci racconterà la sua esperienza, astronomica e umana, che l'ha vista, ad esempio, durante il periodo di ricerca per preparare la sua tesi, recarsi 3 volte presso l’osservatorio del Cerro Paranal, sulle Ande cilene, ove hanno sede alcuni dei migliori telescopi del mondo. Vedremo dunque anche sue stupende foto sia del desolato ma "magico" deserto di Atacama (ove sorge il complesso di telescopi), il posto probabilmente più secco del mondo, ma anche delle modernissime strumentazioni e location poste sulla cima della montagna a oltre 2600 metri di altezza. In particolare i suoi studi erano sulla prima esoluna (ovvero la prima “luna” di un pianeta estrasolare): chi meglio di lei potrà illustrarci lo stato dell'arte nel settore della ricerca di pianeti abitabili nella nostra Galassia?

La sera di venerdì sarà possibile inviare, dalle 21:30 alle 23, domande via chat all’astrofisica, che risponderà in quella sede.

Nell'immagine: la dott.ssa Cecilia Lazzoni, davanti a uno dei quattro telescopi che formano il VLT (Very Large Telescope, letteralmente, in italiano, molto grande telescopio) lo strumento principale presente all'osservatorio astronomico del Cerro Paranal in Cile. I 4 telescopi, distribuiti su una distanza di circa 100 metri, possiedono ciascuno uno specchio di 8,2 metri, e possono lavorare indipendetemente su 4 oggetti diversi, oppure in contemporanea su un unico oggetto astronomico realizzando un grande interferometro ottico, facendo entrare in gioco anche 4 telescopi minori (di "soli" 180 cm...), e divenendo così in grado di vedere particolari minutissimi su oggetti celesti (siano essi asteroidi, pianeti, ammassi o galassie ecc.). Per dare un'idea, il potere di risoluzione teorico sarebbe in grado di distinguere, se non avessimo l'atmosfera, oggetti grandi meno di 2 metri sulla superficie lunare. Anzi fra i test che si vogliono fare c'è proprio quello di fotografare, in una notte con cielo particolarmente stabile, uno dei moduli di discesa dei LEM (grandi 5 metri) che han portato gli astronauti delle missioni Apollo sul solo lunare (sperando di dimostrare, per l'ennesima volta, che effettivamente l'uomo è sbarcato sulla Luna fin dal 1969. Ma vedrete che non basterà ancora a tacitare gli immancabili "complottisti"...). Altri dati incredibili di tali strumenti, dei veri capolavori di ingegneria ottica, meccanica e elettronica di questo inizio secolo: ciascun specchio principale pesa 23 tonnellate, mentre la montatura (il sistema che li sostiene, li fa girare ecc.) pesa 430 tonnellate (per intenderci diciamo quanto un Jumbo (!)). Ciononstante la loro funzionalità è incredibile: possono raggiungere una qualunque stella prefissata in tempi medi attorno ai 10-20 secondi. Costruiti per resistere a terremoti fino alla magnitudo 7 Richter (il Cile e la Cordigliera andina sono zone altamente sismiche) presentano anche caratteristiche al limite del credibile: pensate che per alluminare un singolo specchio gigante (ricoprirlo cioè di un sottile stato riflettente perché possa svolgere la funzione appunto di specchio) sono sufficienti 12 grammi di alluminio (pressoché il peso di una normale lattina da bibite in alluminio)

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