Questo venerdì, 8 dicembre, il planetario effettuerà due aperture al pubblico.
La prima alle ore 17 sarà una classica apertura festiva, dedicata in primo luogo alle famiglie con figli (ma aperta comunque a tutti).
La seconda alle 21:15 prendendo spunto dalla giornata e dal periodo affronterà il tema "Astronomia e Nuovo Testamento". Alle origini del cristianesimo si incontrano infatti interessanti riferimenti a fenomeni celesti (uno per tutti la stella di Betlemme) od a simbologie astrali in parte comuni a tutto il mondo ellenista di allora (ad esempio le visioni celesti dell'Apocalisse). Durante l'incontro verranno presentati nella loro possibile natura astronomica e nella simbologia che hanno voluto attribuire loro scrittori sacri. Il tutto sempre a partire dagli aspetti astronomici/culturali. Un esempio: è solo dal 1303 circa e dall'affresco "L'adorazione dei Magi" di Giotto, che comincia a comparire una cometa (nel caso di Giotto era probabilmente il ricordo del passaggio della cometa di Halley del 1301) sul presepe. Oggi tutti giurerebbero che nel vangelo di Matteo si parli della cometa che fu seguita dai Magi, ma in realtà non ce n'è traccia e tutte le natività precedenti (ed ancora per parecchio tempo dopo Giotto) metteranno in scena solo una stella (come si legge, appunto, in tale Vangelo).
L'appuntamento si articolerà in tre parti: una prima parte di lezione "teorica" sul tema della serata, seguita poi da una simulazione sotto la cupola del planetario dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo, per terminare con l'osservazione diretta, meteo permettendo, all'aperto (grazie anche ai telescopi del Gruppo Astrofili Massesi che gestisce il planetario stesso) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo.Fra questi ultimi, meteo permettendo, sarà possibile osservare le più belle costellazioni invernali (dal Toro, ad Orione o i Gemelli) e i pianeti Giove e Saturno.
Ricordiamo che il planetario si trova in via Bassagrande 47, presso uno dei locali della scuola elementare del Paradiso, di fianco all'area della chiesa della SS. Annunziata. Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce di voler annunciare la propria partecipazione, utilizzando teledono/sms/ whatsapp (333/1731533) e la mail del planetario stesso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nell'immagine: L'immacolata Concezione del pittore fiorentino Ludovico Cardi, detto il Cigoli, nella volta della cappella Chigi a S. Maria Maggiore a Roma. La figura si ispira alla visione del capitolo 12 dell'Apocalisse. Il Cigoli era amico e corrispondente da Roma di Galileo, a cui chiese uno dei suoi recenti disegni della Luna vista al telescopio, per rappresentare "veristicamente" la Luna che compare sotto i piedi della "Donna vestita di Sole". Siamo nel 1612, e questo è così il primo quadro nella storia dell'arte in cui la Luna appare come vista e disegnata al telescopio, poco più di un anno prima, da Galilei, coi suoi crateri e montagne.