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5 asteroidi misurati dal GAM
Scritto da Pietro Baruffetti   
Domenica 19 Gennaio 2014 22:26

Se ci sono virtù che l’Astronomia insegna (ed obbliga) a praticare, sono senz’altro la costanza e la pazienza. Gli eventi astronomici non dipendono da noi: possiamo solo (e non sempre) prevederli ed attenderli. A chi non piacerebbe poter vedere da casa propria, magari ogni due o tre anni, una bella eclisse totale di Sole, una splendida cometa o lo scoppio di una Supernova nella nostra Galassia (evento quest'ultimo, sia detto per inciso, che “manca” dal 1604…erano i tempi di Keplero e Galileo)? Ma non possiamo farci niente, e non ci resta che attendere, sperando che poi le condizioni meteo in quei momenti siano favorevoli (per non perderli ulteriormente dopo tanta attesa…).

Così è accaduto anche con le osservazioni di occultazioni asteroidali da parte del nostro gruppo. Si tratta, in questo caso, di eventi prevedibili con buona accuratezza e che permettono di misurare, a posteriori e confrontando le osservazioni di altri astrofili in Europa o nel mondo, il diametro e la forma di un asteroide, la sua posizione nello spazio con la precisione di pochi km, e nei casi più fortunati, scoprire eventuali satelliti orbitanti attorno al corpo principale, scoprire una stella doppia particolarmente stretta ecc. Il fenomeno dell’occultazione asteroidale si produce quando un asteroide del nostro Sistema Solare si trova a passare, visto da noi ed ovviamente solo in prospettiva, di fronte ad una stella (in realtà infinitamente più lontana). Nei brevi istanti in cui il corpo dell’asteroide copre il disco puntiforme della stella, noi possiamo assistere ad un improvviso calo di luce della coppia stella+asteroide. Si va da fenomeni appena percettibili quando l’asteroide è più luminoso della stella, per cui al momento dell’occultazione il calo di luminosità è piccolo, alla situazione contraria di asteroidi particolarmente piccoli e/o oscuri, centinaia o migliaia di volte meno luminosi della stella che vanno a “nascondere”. In questo caso al momento dell’occultazione, quando la stella viene repentinamente “nascosta” dall’asteroide, ci arriva soltanto la debolissima luce dell’asteroide. La luce dell'oggetto (i due corpi, in quei momenti, apparentemente, vicinissimi e tali da formare un unico punto di luce) vista da una ristretta zona della Terra, sembra in pratica come “spegnersi”. Una specie di brevissima eclisse totale (ma stavolta ad essere eclissata è una stella e non il Sole).

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La difficile "cattura" di Pompeja
Scritto da Pietro Baruffetti   
Lunedì 16 Gennaio 2012 20:44

Neanche 24 ore dopo l’ottimo risultato sull’asteroide (221) Eos (vedi in "Archivio articoli") , 3 osservatori GAM sono riusciti in un’altra difficile impresa: misurare il diametro del’asteroide (203) Pompeja, che ha nascosto per una diecina di secondi, intorno alle 20h52m dello stesso 8 gennaio, una debole stellina della costellazione del Toro.

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Eos, "l'aurora" del 2012
Scritto da Pietro Baruffetti   
Lunedì 09 Gennaio 2012 18:37

L'asteroide Eos in fase di avvicinamento alla stellina che avrebbe poi occultato circa mezzora dopo

Se è vero il vecchio adagio “il buongiorno si vede dal mattino”, allora questo 2012 è doppiamente iniziato bene per il GAM, dal punto di vista delle occultazioni asteroidali. La notte fra il 7 ed l’8 gennaio (per esattezza pochi istanti prima delle 2h06m dell'8 gennaio) il GAM “al top” (nella persona del suo presidente, aiutato da Gabriele Tonlorenzi, e del più grande dei 3 telescopi sociali), ha osservato l’occultazione di una stellina di Orione, da parte dell’asteroide (221) Eos.(Quì a destra ripreso dall'altra equipe GAM  formata da Michele Bigi e Giancarlo Bonatti, ed operante a Marina di Carrara: L'asteroide era in fase di avvicinamento alla stella, che arebbe poi occultato quaranta minuti dopo. Il tempo indicato sul frame video è in TU, Tempo Universale, ovvero l'ora di Greenwich, convenzionale riferimento per tutte le osservazioni astronomiche)

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Zerbinetta concede il bis
Scritto da Pietro Baruffetti   
Lunedì 26 Dicembre 2011 23:43

A volte la fortuna arride ai coraggiosi. Ad una settimana esatta da una precedente occultazione positiva (vedi articolo in archivio), l'asteroide (693) Zerbinetta ha voluto concedere un "bis" per il GAM, occultando un'altra debole stellina sempre nella costellazione dell'Auriga. Per questo evento, previsto a notte inoltrata fra Natale e S. Stefano, si erano resi disponibili 11 osservatori (9 italiani + un francese ed uno statunitense). Sei in particolare erano stati "convinti" dal GAM ad accettare di arrischiarsi in una levataccia pur senza la certezza assoluta  sul risultato. Alla prova dei fatti si sono avute 2 osservazioni positive (quella GAM e quella dell'Osservatorio di Monte Agliale - posto vicino a Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, specializzato nella ricerca automatizzata di Supernovae - una diecina quelle scoperte solo quest'anno). Lo statunitense e l'osservatorio di Punta Falcone (Piombino) hanno anch'essi seguito il fenomeno ma  non sono stati "colpiti" dall'ombra dell'asteroide, mentre gli altri (per motivi vari, dalle vacanze famigliari, ad una nebbia padana, od  ad un computer in panne) non hanno potuto osservare.

La postazione GAM era composta da Michele Bigi e Pietro Baruffetti, ed era posta sul tetto a terrazza della canonica della parrocchia di don Michele, a Marina di Carrara; si utilizzava il riflettore newtoniano da 20 cm di Michele, con la consueta strumentazione accessoria di osservazione (telecamerica CCD Watec 120N+; inseritore GPS del tempo in ogni frame televisivo, PC per l'acquisizione dei dati e l'analisi automatizzata).

L'occultazione ha confermato l'anticipo di 20s sui tempi previsti, e lo spostamento di una ottantina di km verso nord della posizione reale dell'asteroide al momento del fenomeno (rispetto alle effemeridi note finora), che erano stati già evidenziati in occasione dell'analogo evento del 18 dicembre scorso.

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Ed anche Zerbinetta è stata "presa al volo"
Scritto da Pietro Baruffetti   
Lunedì 19 Dicembre 2011 19:27

A meno di un mese dal fortunato successo con l'asteroide Eurydike, la sera del 18 dicembre il GAM è riuscito a "catturare" nuovamente l'ombra elusiva di un altro asteroide. Si trattava stavolta dell'asteroide (693) Zerbinetta. Scoperto nel 1909 da August Kopff, il nome, sia detto non solo per gli appassionati di musica  classica, gli viene da uno dei personaggi dell'opera "Arianna a Nasso" di R. Strauss, cui è affidata una delle arie più virtuosistiche della storia dell'opera.

(Se avete curiosità sentitene la II parte a http://www.youtube.com/watch?v=rHNvypH4a7I&feature=related ).

L'asteroide Zerbinetta appartiene alla Fascia Principale  e si trovava in quel momento a circa 450 milioni di km dal Sole, e a 315 milioni di km dalla Terra (era quasi in opposizione: cioè i due oggetti apparivano, visti dalla Terra, in due direzioni opposte, e formavano una catena quasi allineata: Sole, Terra, Zerbinetta). Ad essere nascosta dall'asteroide era stavolta una stellina nella costelazione dell'Auriga, visibile solo con telescopi di media apertura.

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Asteroidi nella rete GAM
Scritto da Pietro Baruffetti   
Domenica 04 Dicembre 2011 18:59

Prosegue, intensa, l’attività di misura di asteroidi da parte del nostro gruppo. Nel 2011 abbiamo finora partecipato a 23 campagne osservative, europee ed internazionali, ottenendo 3 risultati positivi. In particolare, nelle ultime settimane, nonostante il meteo non sempre favorevole, 10 osservatori GAM hanno prodotto 8 osservazioni di asteroidi diversi ottenendo 1 risultato positivo in esclusiva e contribuendo ad altre 4 campagne andate a buon fine.

L’ultimo successo positivo è relativo all’asteroide (75) Eurydike. Il numero (75) indica che si tratta del 75° asteroide, in ordine di tempo, ad essere stato trovato: la scoperta si deve all’astronomo statunitense C. Peters che lo osservò per primo nel settembre 1862 all’osservatorio del College di Clinton (nello stato di New York). Si tratta del secondo dei 49 asteroidi da lui scoperti in 29 anni di osservazioni astronomiche.

Il nome, come consueto per le prime centinaia di asteroidi (dopo gli asteroidi son diventati così numerosi che oggi fra i loro nomi si incontra di tutto, compreso il nome dei cagnolini di alcuni osservatori astronomici....), viene dalla mitologia classica e ricorda la giovane ninfa, moglie di Orfeo ed a lui legata in uno dei più bei miti dell’antica Grecia: quello appunto di Orfeo ed Euridice, che narra , fra l'altro, anche la sfortunata discesa agli inferi di Orfeo per riportare nel regno dei viventi la moglie amata.

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Arrivederci all'asteroide 2005 YU55
Scritto da Pietro Baruffetti   
Giovedì 10 Novembre 2011 00:33

Nella notte fra l' 8 ed il 9 novembre (orario italiano), con grande "eco" sui Media, l'asteroide 2005 YU 55 è passato, molto velocemente, a poco più di 320.000 km dalla Terra (circa 4/5 della distanza che separa la Terra dalla Luna). Un tale tipo di eventi non è rarissimo: un asteroide di qualche decina/centinaio di metri "sfiora" la Terra, mediamente, ogni ventina d'anni. Ma era pur sempre uno spettacolo veder "sfrecciare" veloce nel cielo un tale tipo di oggetto. L'asteroide era stato scoperto presso lo storico osservatorio di Monte Palomar nel 2005, e subito era emersa la sua "orbita spericolata" che lo porta, di tanto in tanto, in prossimità dei due più grandi pianeti interni del Sistema Solare, Terra e Venere. Vicino a quest'ultima passerà, pressochè alla stessa distanza di come stavolta ha "sfiorato" la Terra, nel gennaio 2029. Nel suo orbitare attorno al Sole ogni poco più di 1 anno e 2 mesi, 2005 YU 55 avrà un nuovo "incontro ravvicinato" col nostro pianeta nel 2041.

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Notizie su asteroidi "dell'Unità d'Italia"
Scritto da Pietro Baruffetti   
Martedì 15 Marzo 2011 14:34

Tre aggiornamenti in qualche modo legati agli asteroidi dell'Unità d'Italia (si veda, ad esempio, l'osservazione dell'asteroide (4137) Garibaldi dal Giappone di cui si parla alla data del 16 febbraio)

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GAM e Giappone, l'unione fa la forza: "catturato" Garibaldi !
Scritto da Pietro Baruffetti   
Sabato 19 Febbraio 2011 23:00

Il GAM è stato promotore, nei giorni scorsi, di una collaborazione internazionale che ha portato alla prima misura al mondo dell'asteroide (4317) Garibaldi.

Il risultato su (4317) Garibaldi è stato ottenuto grazie ad una occultazione asteroidale provocata dall' asteroide stesso; l'evento era invisibile dall'Italia ma in questa osservazione proprio il GAM (sfruttando la rete internazionale di osservatori di questo tipo di fenomeni astronomici, rete nella quale il GAM è uno dei protagonisti da anni) ha coinvolto astronomi giapponesi, che hanno accettato con entusiasmo e la consueta gentilezza degli abitanti del "Paese del Sol Levante".

Il GAM ha infatti aderito, da alcune settimane, alla Campagna promossa dall'UAI per osservare nel 2011, 150° anno dall'Unità d'Italia, 4 asteroidi le cui vicende o designazioni sono legate alla storia della nascita del nostro Stato moderno.

 

I quattro asteroidi sono: Ausonia, Hesperia (antiche denominazioni mitologiche dell'Italia) scoperti nel 1861 da astronomi italiani, Italia scoperto in occasione dei quaranta anni dall'unificazione, e Garibaldi (scoperto nel 1980 da una astronoma ceca, Zdenka Vavrova, evidentemente amante dell'Italia visto che ad altri asteroidi da lei scoperti ha attribuito nomi quali Malaparte, Volonté, Messner, Pavarotti e...Celentano).

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(80) Sappho
Scritto da Pietro Baruffetti   
Martedì 22 Giugno 2010 20:36

Significativo risultato scientifico del Gruppo Astrofili Massesi (GAM). Al termine di una campagna internazionale che ha coinvolto decine di osservatorii di tutto il mondo (dall’Australia alla Grecia, dagli USA alla Francia) alle 1h40m di sabato 5 giugno, l’asteroide Sappho (scoperto dall’inglese Pogson presso l’Osservatorio astronomico di Madras, nell’allora colonia inglese dell’India, il 2 maggio 1864) si trovava a passare davanti ad una debole stellina, visibile solo con telescopi semiprofessionali,  nella costellazione della Bilancia, eclissandola per pochi secondi.

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(344) Desiderata
Scritto da Pietro Baruffetti   
Martedì 08 Dicembre 2009 14:09

Significativo risultato scientifico conseguito dal Gruppo Astrofili Massesi, la più "antica" associazione scientifica tutt'ora operante in provincia, che gestisce da 3 anni il planetario comunale di Marina di Carrara ed ha già realizzato, negli ultimi 30 anni, migliaia di iniziative pubbliche, conferenze, lezioni scolastiche ecc. in tutto il territorio provinciale e nelle province limitrofe, oltre ad osservazioni scientifiche pubblicate sulle riviste specialistiche mondiali.
Sabato scorso tre osservatori del GAM (Pietro Baruffetti, Luca Angeloni e Gabriele Tonlorenzi), grazie ad una strumentazione astronomica di primo ordine acquistata a proprie spese l'estate scorsa, hanno osservato l'occultazione di una debole stellina nella costellazione dell'Ariete, visibile solo con telescopi semiprofessionali, da parte dell'asteroide Desiderata.

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