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Da tre anni si volge la Notte Internazionale di Osservazione della Luna (IN.O.M.N.). Quest'anno da oltre 1000 località di 57 paesi diversi (dal Cile alla Malesia, dalla Cina agli USA, dall'India ad Israele, dal Marocco al Pakistan) sarà possibile ammirare la Luna coi telescopi delle varie associazioni astronomiche locali, sotto il motto: Under the same Moon (Sotto la stessa Luna).

Un'occasione quindi per fare divulgazione scientifica, far ammirare l'oggetto celeste a noi più vicino, ma anche riflettere sul fatto che viviamo "sotto la stessa Luna", vista in modi diversi fra le varie culture, ma da tutte ammirata e posta al centro di leggende, tradizioni, fenomeni civili o religiosi, base del calendario ecc. Od anche, semplicemente riflettere sulla caducità umana (è da poche settimane morto Neil Armstrong, il primo uomo a porre - realmente, nonostante tutte le teorie "complottistiche" dure a morire - il piede sul nostro satellite, la mattina del 21 luglio 1969).

Per questo motivo due telescopi GAM saranno presenti domani, sabato 22 settembre, alla festa "Una città di tutti; incontro di popoli, cucine, culture e musica per superare il pregiudizio". L'iniziativa, animata da una rete di associazioni cittadine si terrà presso l'area verde di Ortola (accesso dal parcheggio accanto alla farmacia). Data la conformazione dell'orizzonte (alberi e case) il momento migliore per osseravre la Luna sarà dalle 20 alle 21.

Nell'immagine quì accanto (ingrandibile, come gran parte di quelle che appaiono nel nostro sito, semplicemente cliccandovi sopra) una parte della superficie meridionale della Luna in una foto del socio GAM  Paolo Lazzarotti. Si riconoscono, fra gli innumerevoli altri, indicati dalle frecce, due importani crateri: Tycho (in alto con una netta montagna centrale) e Clavius (il grande cratere in basso, che mostra al suo interno una serie di crateri più recenti di dimensioni crescenti andando da sinistra verso destra). Gli amanti del genere ricorderanno certamente che entro questi due crateri si svolgono momenti importanti del più celebre film di fantascienza "2001: Odissea nello spazio" di S. Kubrick. In particolare la base lunare americana era piazzata all'interno di Clavius, mentre nel sottosuolo di Tycho era conficcato uno degli enigmatici monoliti neri (protagonisti immobili e muti del film). Per dare un'idea delle dimensioni relative, Clavius (uno dei crateri più antichi della Luna, ed il terzo cratere, per dimensioni, della faccia visibile della Luna) ha un diametro di 225 km. Appare ellittico solo per motivi prospettici, dato che siamo vicini al bordo sud della Luna, essendo in realtà pressochè un cerchio perfetto. Ha una profondità di circa 3,5 km.

Da giovedì 5 luglio le riunioni settimanali (ore 21,15) del gruppo si terranno presso un locale al I piano della Scuola di Rinchiostra (gentilmente concesso dalla Direzione Didattica del V Circolo, con nulla osta del comune di Massa)

 

La “storica” sede di via Godola 72 rimarrà comunque sede legale, e spazio di conservazione di materiale diverso (oltre che sede di riserva in ogni evenienza o necessità). Il trasferimento è stato deciso in assemblea qualche mese fa, per dare un piccolo contributo di “vigilanza notturna passiva” alla scuola, posta a 300 metri in linea d’aria dalla nostra sede e saltuariamente “visitata” da ladri o vandali. Dato che dal locale dove teniamo le riunioni il cancello di ingresso (vedi foto) non è visibile, è utile che chi viene per la prima volta preannunci il suo arrivo allo 0585 790594 almeno mezzora prima.

Continuano le riprese esaltanti da CampoCecina da parte di Daniele Del Vecchio.

L'immagine qui sotto, ripresa il 15 giugno, in una bella serata in compagnia di Giancarlo, Alessandro e Fabio, si riferisce ad una zona della Via Lattea al confine fra le costellazioni dell' Aquila (a sinistra termina la sua "coda") e dello Scudo. La foto mostra stelle fino alla magnitudine 18 circa. Da notare, vicino al centro della foto: l'ammasso aperto M11 (soprannominato "stormo d'anatre" o "wild duck cluster", dato che le stelle più brillanti danno proprio l'impressione di vedere uno storno ordinato di anatre selvatiche volare nel cielo). M11 è uno dei più ricchi e densi ammassi aperti conosciuti: contiene infatti circa 2900 stelle accertate; dista 6000 anni luce dalla Terra e ha un'età stimata di 250 milioni di anni.

Continuano le riprese di immagini sempre più soddisfacenti da parte del duo "astrofotografico" composto da Daniele Del Vecchio e Giancarlo Bonatti. La seguente immagine, della scorsa settimana, si riferisce alla Nebulosa Rosetta, Si tratta di un esteso complesso gassoso e stellare, posto nella costellazione dell'Unicorno, poco a sinistra della più celebre costellazione di Orione. E' una vera e propria "incubatrice" di stelle. La rarefazione centrale è infatti dovuta (ed ospita) un ammasso di stelle relativamente "neonate", che sta dissipando i gas e le polveri in quella zona. In varie parti della nebuolosa si intravedono dei noduli / globi di gas molto compatto, che appaiono oscuri proiettandosi sullo sfondo luminoso della nebulosa. Si tratta di cosiddetti "Globuli di Bok" che precedono di poco (in termini astronomici) l'accensione di una nuova stella. La foto a colori è la somma di tre foto nel rosso,verde, blu, ciascuna delle quali mostra la luminosità del complesso nebulare alle lunghezze d'onda, rispettivamente, dell'Idrogeno e dell'Ossigeno. L'intera operazione (singol

e immagini con filtri, immagini di controllo per il fondo cielo ed eventuali difetti della CCD, e successiva elaborazione) è il frutto di  un paio d'ore di lavoro (sul campo ed a tavolino) di Daniele e Giancarlo. Le riprese sono state effettuate da casa di Giancarlo, poco lontano dal centro di Carrara.

In occasione dell'anniversario della firma del protocollo di Kyoto, da anni Radio 2 e la trasmissione Caterpillar, si sono fatte promotrici dell'iniziativa "M'illumino di meno", come momento di riflessione sui consumi, gli sprechi e le possibili alternative ecocompatibili per le esigenze di energia. Fra i tanti problemi connessi c'è anche, ma non solo, l'inquinamento luminoso che sta cancellando la possibilità di osservare il cielo notturno, producendo contestualmente uno ingente spreco energetico ed economico (aspetto non secondario in periodi di crisi...), l'inadempienza (non sanzionata...) alle prescrizioni della legge regionale sul risparmio energetico e tanto altro.
Il GAM ha aderito anche ques’anno al’iniziativa, che si tradurrà, in occasione della serata pubblica del 10 febbraio al Planetario di Marina di Carrara, nell’informare sull’argomento e nello spegnere, per la durata dell’incontro, l’eccessiva illuminazione esterna del cortile ove è ospitato il planetario stesso. Invitiamo chi ci legge (comprese le amministrazioni pubbliche) a voler cogliere occasione della prossima giornata (17 febbraio) per aderire alla campagna, e fare un piccolo gesto concreto personale ed una iniziativa di informazione per le vostre abitazioni, luoghi di lavoro, i vostri uffici ed i vostri concittadini. Ci mettiamo a disposizione gratuita per suggerimenti e consulenze.
Per informazioni ed adesioni: http://caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/

Se Orione è la costellazione simbolo del cielo invernale, uno degli oggetti più fotografati in quella costellazione è senz'altro la nebulosa oscura nota col soprannome di "Testa di cavallo" o "Cavalluccio Marino". Una nube oscura di polveri e di gas che sarebbe verosimilmente del tutto invisivile, se non si proiettasse sullo sfondo di una nebulosa ad emissione, che la fa risaltare vedere molto più facilmente. In realtà la figura della testa del cavalluccio marino è solno un lembo dell'immensa nube di polveri posta in direzione della costellazione di Orione. La foto è dei soci Daniele Del Vecchio e Giancarlo Bonatti, ripresa la sera di Natale dal giardino cittadino di quest'ultimo. I dettagli tecnici sono stampati sulla foto.



Sfidando una temperatura non lontana dallo 0° ed un cielo tutt'altro che promettente, quasi un centinaio di persone si è presentata  stamattina, già a partire dalle 7,50 (!), sul Pontile di Marina di Massa all'appuntamento proposto dal Gruppo Astrofili Massesi per osservare l'eclisse parziale di Sole.
L'eclisse di oggi, lo ricordiamo, era la più grande visibile dalla nostra zona fino al 12 agosto 2026, e ha raggiunto il suo culmine alle ore 9,11 allorquando circa il 63% del Sole è risultato coperto dal disco oscuro della Luna. (Nell'eclisse dell'agosto 2026 sarà possibile osservare, al tramonto, il Sole coperto al 94% dalla Luna).
Dopo aver impedito per oltre una mezzoretta di vedere assolutamente il Sole, proprio intorno al "top" del fenomeno, per una diecina di minuti le nubi si sono un pò diradate e, sebbene attraverso un pò di velatura, tutti hanno potuto osservare il fenomeno, sia al telescopio che con gli speciali "occhialini" messi a disposizione dal GAM. (Vedi inserto - inviatoci da un partecipante - nella foto quì sopra)
Prossimo appuntamento con le eclissi di quest'anno, la sera del 15 giugno, allorquando sarà visibile, pressochè interamente, una eclisse totale di Luna.

A titolo di curiosità, se volete segnarvele in agenda, la prossima eclisse anulare visibile da Massa si avrà pochi minuti dopo il sorgere del Sole del 13 luglio 2075 (la Luna, molto distante, pressochè all'apogeo, coprirà allora l'88% del Sole, lasciando scoperto un sottile anello di superficie solare), mentre per la prossima eclisse totale di Sole visibile da Massa dovremo aspettare il 3 dicembre 2719 (duemilasettecentodiciannove...), alle ore 16h29m54s (è un mercoledì e, mi raccomando, vedete di non prendere impegni.....)

Ciao a tutti!
Lo scorso agosto è stato un mese per me inaspettatamente prolifico come non accadeva ormai da anni!
Registrate alla fine ben 14 sessioni su Giove, gran parte delle quali con seeing almeno 6/10 nonostante i miseri 30 gradi di altezza del gigante gassoso!

Il GAM, Gruppo Astrofili Massesi, l’associazione scientifica che opera nel nostro territorio da 35 anni nel settore della ricerca e della divulgazione astronomica, ci segnala uno spettacolare aspetto del cielo di questi giorni, che si presta molto bene a mostrare il movimento dei pianeti nel cielo, ed utilizzabile a tale scopo, ad esempio, da studenti ed insegnanti di tutte le classi (dalla primaria alla secondaria di I e II grado) che hanno l’astronomia nel programma scolastico di quest’anno, oltre che costituire uno spettacolo naturale fruibile da tutti.

Dal sito dell'unione astrofili italiani:

Per il quinto anno consecutivo si è rinnovato il Concorso “AstroIniziative”, frutto di un accordo tra la UAI (Unione Astrofili Italiani) e la Ditta Auriga, dedicato alle Associazioni locali di Astrofili che utilizzano il sito AstroIniziative della UAI per segnalare le manifestazioni pubbliche che svolgono nell’ambito dei propri programmi di divulgazione dell’astronomia.

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