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Arrivederci all'asteroide 2005 YU55

Nella notte fra l' 8 ed il 9 novembre (orario italiano), con grande "eco" sui Media, l'asteroide 2005 YU 55 è passato, molto velocemente, a poco più di 320.000 km dalla Terra (circa 4/5 della distanza che separa la Terra dalla Luna). Un tale tipo di eventi non è rarissimo: un asteroide di qualche decina/centinaio di metri "sfiora" la Terra, mediamente, ogni ventina d'anni. Ma era pur sempre uno spettacolo veder "sfrecciare" veloce nel cielo un tale tipo di oggetto. L'asteroide era stato scoperto presso lo storico osservatorio di Monte Palomar nel 2005, e subito era emersa la sua "orbita spericolata" che lo porta, di tanto in tanto, in prossimità dei due più grandi pianeti interni del Sistema Solare, Terra e Venere. Vicino a quest'ultima passerà, pressochè alla stessa distanza di come stavolta ha "sfiorato" la Terra, nel gennaio 2029. Nel suo orbitare attorno al Sole ogni poco più di 1 anno e 2 mesi, 2005 YU 55 avrà un nuovo "incontro ravvicinato" col nostro pianeta nel 2041.

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Un oggetto delle dimensioni di 2005 YU55 (risultato alle osservazioni coi radiotelescopi, pressochè sferico e con un diametro di circa 400m) che dovesse colpire la Terra, provocherebbe, nella zona di caduta, un cratere di circa 7 km di diametro ed un terremoto di magnitudo 7 Richter; ma sarebbe forse ancor più pericoloso qualora cadesse in mare a qualche decina o centinaia di km dalla costa: potrebbe infatti generare onde del tipo di uno tsunami di almeno una decina di metri di altezza. Ma la possibilità di un tale evento è veramente irrisoria, ed al momento non c'è nessuno dei quasi mezzo milione di asteroidi noti, per il quale si possa prevedere un rischio del genere nel corso di questo secolo.

La notte del massimo avvicinamento al nostro pianeta, l'asteroide era però, in pratica, invisibile dall'Italia, mentre è stato seguito con interesse dall'intero continente americano (ove era visibile, utilizzando un telescopio di medio/piccole dimensioni). La sera successiva l'oggetto era invece osservabile per parecchie ore dall'Italia (in fase di allontanamento ed ormai ad oltre due milioni di km) come una "stellina" di mv 11, ovvero oltre un centinaio di volte più debole della stella più debole visibile ad occhio nudo in una splendida notte stellata. Parecchi soci GAM non si sono fatti così mancare l'esperienza di vedere, coi loro telescopi, un asteroide muoversi "a vista d'occhio" fra le stelle.

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Il filmato qui sopra, a cura di Michele Bigi e Pietro Baruffetti, è stato ripreso da Marina di Carrara, grazie ad una piccola telecamera astronomica CCD applicata al posto dell'oculare nel telescopio da 20 cm di Michele. Mostra il movimento (accelerato 10 volte, ma anche a velocità reale lo spostamento era facilmente apprezzabile) dell'asteroide durante poco più di 4 minuti. Il chiarore del fondo cielo è dovuto al chiarore della Luna piena, distante solo pochi gradi dalla zona del cielo in cui si vedeva l'asteroide, ed al fatto che la posa (tempo di integrazione circa 1,3 secondi) è stata un pò spinta perchè si voleva mettere in evidenza l'eventuale passaggio - in prospettiva - dell'asteroide sopra una stella di magnitudine 12 circa, che l'asteroide ha poi sfiorato (circa a metà filmato). Si consiglia di guardare il filmato in modalità schermo intero.


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