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GAM e Giappone, l'unione fa la forza: "catturato" Garibaldi !
Scritto da Pietro Baruffetti   
Sabato 19 Febbraio 2011 23:00

Il GAM è stato promotore, nei giorni scorsi, di una collaborazione internazionale che ha portato alla prima misura al mondo dell'asteroide (4317) Garibaldi.

Il risultato su (4317) Garibaldi è stato ottenuto grazie ad una occultazione asteroidale provocata dall' asteroide stesso; l'evento era invisibile dall'Italia ma in questa osservazione proprio il GAM (sfruttando la rete internazionale di osservatori di questo tipo di fenomeni astronomici, rete nella quale il GAM è uno dei protagonisti da anni) ha coinvolto astronomi giapponesi, che hanno accettato con entusiasmo e la consueta gentilezza degli abitanti del "Paese del Sol Levante".

Il GAM ha infatti aderito, da alcune settimane, alla Campagna promossa dall'UAI per osservare nel 2011, 150° anno dall'Unità d'Italia, 4 asteroidi le cui vicende o designazioni sono legate alla storia della nascita del nostro Stato moderno.

 

I quattro asteroidi sono: Ausonia, Hesperia (antiche denominazioni mitologiche dell'Italia) scoperti nel 1861 da astronomi italiani, Italia scoperto in occasione dei quaranta anni dall'unificazione, e Garibaldi (scoperto nel 1980 da una astronoma ceca, Zdenka Vavrova, evidentemente amante dell'Italia visto che ad altri asteroidi da lei scoperti ha attribuito nomi quali Malaparte, Volonté, Messner, Pavarotti e...Celentano).

 

L’osservazione di occultazioni asteroidali è uno dei mezzi più semplici (ed accurati) per determinare la reale dimensione e forma di un asteroide. Il passaggio (prospetticamente) di uno di questi oggetti davanti ad una stella, produce infatti, visto da una località della Terra, una breve “eclissi” della stella stessa, generando, analogamente a quanto avviene per le eclissi di Sole, una lunga striscia di superficie terrestre interessata dal fenomeno.

La striscia ha, in prima approssimazione, la larghezza del corpo stesso, dato che quasi sempre si può considerare la stella  come puntiforme ed a distanza infinita. Se più osservatori si dispongono a diverse distanze, perpendicolarmente al centro della linea di occultazione, assisteranno ovviamente a diverse durate dell’occultazione stessa, che sarà massima al centro e via via più breve mano a mano  che si va verso il bordo dell’asteroide.

Dalle occultazioni, che sono osservabili sia visualmente che  fotograficamente, in video e con CCD, è stato possibile ricavare finora sagoma e diametro di parecchie centinaia di asteroidi, ma anche ricavare, ad esempio, il diametro dell'oggetto transnettunian Eris (rinfocolando recentemente la polemica sulla “primazia” di Plutone), oppure scoprire, prima ancora delle missioni di sonde o delle tecniche radar, asteroidi doppi, risolvere stelle doppie particolarmente strette, avere un indizio di atmosfere stellari ecc..

I nostri 4 satelliti “dell’unità d’Italia”, stando a quanto finora calcolato, realizzeranno nel 2011 almeno una dozzina di occultazioni, nessuna delle quali ahimè visibile dall’ Italia, per cui ci siamo rivolti ad astrofili di tutto il pianeta per avere risultati osservativi di loro occultazioni asteroidali, distribuite quest’anno su diversi continenti (prevalentemente Africa) . Il primo risultato è stato raggiunto giovedì mattina, 17 febbraio, alle ore 02h09m33s.56 locali (pari per noi alle 18h09m di mercoledì, ovvero 17h09m di TU) da un osservatore giapponese, Hayato Watanabe, che ha osservato un’occultazione da parte dell’asteroide (4317) Garibaldi, dal centro del Giappone (per l’esattezza da Inabe, nei pressi di Nagoya).

Dai dati osservativi (durata dell’occultazione pari a 4,35 s +/- 0,27s), nota la velocità dell’asteroide in quell’istante rispetto alla Terra (5,72 kms), si ricava una corda di 25 km. Verosimilmente il diametro di (4317) Garibaldi dovrebbe aggirarsi sui 50km, e quindi l’osservatore quasi certamente non doveva trovarsi al centro della striscia di occultazione. Purtroppo non esistono, al momento, altre osservazioni positive dell’evento dal Giappone, anche perché l’occultazione in oggetto è risultata traslata di oltre 330 km rispetto alla linea prevista. Lo stesso Watanabe ha osservato più per scrupolo che per convinzione, dato che per quella distanza dalla linea centrale, le previsioni davano una probabilità dell’1% di assistere al fenomeno.

L’osservazione è stata effettuata con una mini telecamera Watec- 120 N, applicata ad un rifrattore da 13 cm. La stella interessata era TYC 2445-01146-1, una stella di mv 9,1 nel nord dei Gemelli.

Ricordiamo che si è trattato, in ogni caso, della prima osservazione/misura positiva in assoluto, durante una occultazione, dell’asteroide (4317) Garibaldi, un asteroide interessante dato che appartiene ad una classe particolare di asteroidi (il gruppo Hilda) che orbita al margine esterno della Fascia Principale, ed annovera oggetti “intrappolati”dalla presenza di Giove, e che hanno tutti un periodo di rivoluzione di poco meno di 8 anni, che sta in risonanza 3:2 con Giove (ovvero questi asteroidi compiono esattamente 3 rivoluzioni intorno al Sole, nello stesso tempo che Giove ne compie 2). Per questo motivo la loro orbita risulta dinamica ed  ogni oggetto del gruppo può sopravvivere solo perché raggiunge l’Afelio (posto “pericolosamente” ad una distanza dal Sole non molto lontana dall’orbita di Giove) rigorosamente mentre Giove si trova molto lontano: per l’esattezza dall’altro lato dell’orbita, o nei punti lagrangiani L4 e L5).

Con questa osservazione si può scherzosamente affermare che da "Eroe dei due mondi", Garibaldi è passato ad "Asteroide dei tre mondi" (l'osservazione è infatti frutto di una scoperta dall'allora Cecoslovacchia, di un calcolo statunitense, di una foto italiana e di una osservazione giapponese...)

Nelle foto/disegni dall'alto (cliccare col pulsante destro del mouse sulle immagini e scegliere "visualizza immagine" per ingrandirle):

  • l'osservatore giapponese, Hayato Watanabe, nel suo osservatorio casalingo, con le due figlie gemelle davanti alla strumentazione utilizzata nell'osservazione. Segnaliamo  la curiosa coincidenza del fatto che la stella occultata fa parte della costellazione dei Gemelli...
  • la “curva di luce dell’occultazione del 16/17 febbraio 2011. E' evidente il brusco calo di magnitudine. La distribuzione delle misure appare  "a pacchetti" causa la modalità di ripresa della telecamera, che accumulava 8 riprese di 1/25 di secondo in un'unica immagine finale. 
  • la “sagoma” di (4317) Garibaldi ricavata dall’osservazione giapponese. La linea in alto è il percorso previsto; quella in basso rappresenta la corda vista da Watanabe e la durata dell’occultazione. Il cerchio rappresenta le dimensioni attese per Garibaldi. Si ringrazia Tsutomu Hayamizu per il calcolo e la collaborazione per le osservazioni giapponesi.
  • Immagine  dell'asteroide due sere dopo l'evento. Foto M. Bigi - GAM. La foto, ripresa con un newtoniano da 20 cm e posa di 20 minuti, mostra stelle verosimilmente fino oltre la mv 19, ovvero 50.000 volte più deboli della più piccola stellina visibile ad occhio nudo. La stella col nome in giallo, a sinistra, è la stella interessata dall'occultazione di due sere prima: è evidente il movimento nel cielo di di (4317) Garibaldi in circa 50 ore.
 
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